“Patron” Serafino Caucci, Serie C2
Il passaggio di consegne da parte del Presidente David Bucciolini al nuovo patron, Serafino Caucci, porta nuovi obiettivi ma soprattutto molte più risorse per poter ambire a quel salto di categoria tanto desiderato.
La campagna acquisti della stagione 2000-2001 è faraonica: arriva l’ex laziale Ernesto Calisti, il leader Carlo Cotroneo, gli esperti della categoria Mauro Zanini, Fabrizio Ferazzoli, Massimiliano Pugliatti, Stefano Sgherri e due giovani di belle speranze Massimiliano Farrugia ma soprattutto dalla Tor Tre Teste, Manuel Coppola oltre al confermatissimo Italo Ronchetti. La stagione si conclude al secondo posto dietro alla Sambenedettese, alla quale, nonostante il tesseramento irregolare di un calciatore, non furono tolti punti dalla classifica finale, che avrebbero permesso alla Tivoli Calcio di raggiungere la Serie C.
Nonostante il maltolto e la delusione, la stagione successiva si apre con l’annuncio del tecnico Giancarlo Morrone soprannominato “el Gaucho”. Insieme a lui arrivano i difensori Ivan Moschella e Mirko Quaresima, i centrocampisti Luigi D’Aniello, Sandro Federico, Manolo Volante, Michele Virgilio e il pacchetto di attaccanti Fabrizio Fermanelli, Massimo Agostini e Paolo Empolo.
La partenza è a razzo e porta subito la Tivoli 1919 al primo posto grazie alla vena realizzativa del duo di attacco Empolo-Fermanelli; a febbraio dopo 2 pareggi e 1 sconfitta viene esonerato Morrone per far posto a Bruno Giordano. Il tecnico romano cambia subito il ruolo del laterale Coppola per spostarlo al centro insieme a Cotroneo ma il ruolino di marcia non è meglio di quello di Morrone che dopo 4 giornate viene richiamato in panchina. Morrone oltre la panchina si riprende la testa della classifica e la vittoria del campionato.
Dopo 46 lunghissimi anni la Tivoli ritorna in Serie C.
Nella stagione 2002-2003, la squadra vincente in Campionato viene smantellata, rimane in rosa il solo Coppola. In panchina si siedono, per poco, i fratelli Sanderra Stefano e Luca e con loro arrivano Stefano Visi, Diego Palermo, Emanuele Pesoli, Claudio Coralli, Frederic Massara, Marco Sansovini, Massimiliano Scichilone.
Dopo la vittoria nella prima giornata arriva una serie di sconfitte e di prestazioni scialbe che produrrà una serie di cambi di panchina, poco utili alla causa. Con i pochi punti racimolati (solo 26) la Tivoli si prepara ai playout contro il Gela Calcio e ad un mesto ritorno in Serie D; Con 4 allenatori esonerati e senza una guida tecnica l’unica speranza è data dai 4 punti su 6 nelle due gare di campionato contro i siciliani. La gara di andata si svolge a Tivoli il 25 maggio 2003 e termina 0-0, il ritorno ai padroni di casa siciliani basterebbe un altro pareggio, ma a Gela, il 1º giugno 2003, la Tivoli 1919 vince per 2-0 e porta a casa l’inaspettata salvezza.
Così come ogni estate anche 2003-2004 il giocattolo viene smantellato e si ricomincia daccapo con nuovo direttore sportivo Giampiero Pocetta, un nuovo allenatore la scommessa Silvio Argenio e nuovi acquisti: Danilo Bacchi, Felice Cavaliere, Manolo Liberati, Luca Monari, Wladimiro Sbaglia, Oberdan Biagioni, Mauro Zaccagnini, Cristiano Masitto. La stagione non parte bene e a novembre a farne le spese è Argenio insieme al direttore sportivo Pocetta. Al suo posto viene chiamato Ubaldo Righetti e con lui una nuova carrellata di giocatori: Cristiano Scalabrelli, Alessandro Venditti, Emanuele Tresoldi, Giuseppe Di Bari, Matías Cuffa, Emanuele Catania, Vincenzo Mazzeo ma soprattutto Leandro Lázzaro. La scossa arriva, così come i risultati, il bel gioco, i gol e i punti, tanto che a 8 giornate dalla fine la Tivoli è fuori dalla zona playout. Le due sconfitte e i due pareggi fanno vacillare la dirigenza che esonera Righetti e riporta al timone Argenio che con una squadra allo sbando con troppi infortuni e fuori forma cerca di fare quel che può, preparare al meglio i playout. La situazione alla 34ª è come quella dell’anno precedente punti pochi (stavolta 33) e playout contro il Isernia. La gara di andata a Tivoli il 23 maggio 2004 vede dominare la Tivoli ma il risultato premia l’Isernia 1-1. Nella gara di ritorno a Isernia il 30 maggio 2004 ai padroni di casa basterebbe il solito pareggio e pareggio è stato. 1-1 al 94′ quando i molti tifosi tiburtini sugli spalti erano già pronti a festeggiare.
La Tivoli torna dopo due anni in Serie D.
Al termine della stagione il presidente Serafino Caucci alla ricerca di nuovi soci, stufo della situazione cede la Società uscendo di scena tra mille polemiche. Insieme a lui va via tutto lo staff societario e tecnico.